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giovedì 18 aprile 2024

VIA DI FUGA

Quando la notte

ha avvolto i miei occhi

la mia mente ha continuato a viaggiare.

I pensieri hanno scavato solchi

mentre la paura del buio 

ha lasciato germogliare le ombre.

Quelle sagome che si sono fermate vicino

ad ascoltare il mio respiro.

Nessuna lanterna porta luce

e dentro le curve della mente

ho provato a gridare più forte.

Quegli occhi segnati 

ancora non riuscivano a capire

che oltre il nero non c'è che la quiete.

Sentivo voci 

ma era solo la mia fantasia

che cercava una via di fuga.

Quelle sagome si posavano sui miei respiri

e conoscevano ogni mio movimento.

Nessua luce si faceva largo

ero solo io

con la notte.

OLTRE

Hai sognato quel momento

ogni volta che si spegnevano le luci.

Una ragazza che ha messo in gioco tutta una vita

per il proprio obiettivo.

Tutti i sogni in fila

attendono di poter volare.

Ragazza prova a rendere il prossimo passo

un attimo magico

da vivere

e rivivere.

Un momento pieno di gioia

che lasci una scia per chi verrà.

A piccoli passi

accettando di cadere

e di farti male.

Hai sognato quel momento

in cui potevi toccare il cielo con un dito

milioni di sere.

Ragazza prova a lanciarti oltre l'ostacolo

senza pensare troppo di poter cadere.

La storia è fatta di vittorie

e di sconfitte.

Ciò che basta è crederci,

ciò che basta è metterci il cuore.

ORIENTE

Mi sono fermato ad ascoltare

il suono del vento tra le dita.

L'alba attendeva impaziente

che l'orizzonte ritrovasse le proprie linee.

Ho guardato oltre il confine dello sguardo

dove l'attesa ascolta ogni mio respiro.

La sabbia d'Oriente sotto i piedi

scavava solchi nei mie pensieri.

Gli occhi incontrati,

quei sorrisi di pochi attimi.

L'orizzonte si colora

di un rosso fuoco.

La luce 

un lampo che cavalca il brivido.

Mi sono fermato a guardarlo

con gli occhi lucidi.

In quell'attimo intenso

come una preghiera

cerco il nucleo di questo mio brivido.

In quell'attimo

ho raccolto ogni emozione 

in un semplice respiro.

L'orizzonte trova le sue linee

e un miraggio.


SOTTOVOCE

L'hai detto piano

per non ferirmi.

Sottovoce 

con la paura di vedermi cambiare.

Di questo conflitto

non amo l'atmosfera.

Un arrivederci 

che sembrava riportare ossigeno,

ma poi mancavi tu.

La voce a fatica usciva fuori,

due anime su due piani diversi.

Il suono non usciva da queste labbra

e tutto sembrava perdere colore.

Quel conflitto avvelenava i miei occhi

e scavava dentro come una lama sempre affilata.

Il mio silenzio 

era una fuga che credevo senza ritorno,

ma la verità è che non mi capivo.

La voce a fatica usciva fuori,

due anime si allontanavano.

L'hai detto piano

per non farmi del male.

La voce

un castello di sale in quei giorni

senza luna.

mercoledì 17 aprile 2024

LINEE D'INCHIOSTRO

Mi ritrovo qui 

con un foglio vuoto

sul quale scrivere parole.

Di un momento di cui non conosco le coordinate

perchè non ne conosco il segreto.

Parole escono libere

e chissà se qualcosa ti arriva.

Mi ritrovo qui

davanti ad un nuovo tramonto

e mi domando se quel fuoco ancora brucia

e se riguardando nei ricordi ritrovi qualcosa di me.

Parole corrono tra le righe,

parlo di quello che la mente può ricreare

senza mutare la delicatezza del pensiero.

Chissà se un brivido ti arriva

e chissà dove sei.

Davanti ad un soffio di vento

chissà se riguardando sbiaditi ricordi

ritrovi me.

Parole bagnate

cavalcano linee d'inchiostro

nelle quali parlo un pò di te.

Parole escono libere

e chissà se qualcosa ti fa tremare il cuore.

AVREI VOLUTO

Sono un figlio,

sono quello che di pazienza

ne porta un mondo.

Sono l'errore che si ripete

se le parole non rimangono 

legate alle pareti.

Io non prego 

l'ho fatto poche volte in vita mia.

Io resto sveglio la notte a pensare

mentre davanti agli occhi 

non ci sono colori.

Ho appeso al chiodo più di un sogno

avrei solo voluto qualcuno a dirmi di crederci.

Sono un figlio

che porta i rimpianti legati ai lacci delle scarpe

e tra le dita delle mani.

Avrei voluto averti vicino già allora

per poterci davvero vivere dentro.

Di quei sogni rimane il silenzio

perchè ne porto i segni.

Sono l'errore che si ripete

perchè sbagliare più volte 

è parte di me.

CENERE E FUOCO

Il mirino puntato

a creare un'alba a sorpresa.

Uno sguardo sorpreso

mentre la vita corre via.

Spezzato il sorriso

dalle bombe che a grappoli scendono sul capo.

Una mattina come tante altre

ma che porta via con se le speranze di molti.

Gli aerei arrivarono di sorpresa

e colpirono

regalando coriandoli di cenere

e fuoco.

Corpi sott'acqua

non si domandano perchè.

E' la guerra

con tutta la sua follia.

Il mirino puntato

a creare un'alba diversa.

L'uomo sorpreso

non ebbe il tempo di capire

che era tempo di morire.

Arrivò il vero sole 

a parti invertite in questa follia.

Soffio via la vita

lasciandone soltanto l'ombra.

E' la guerra

ed ancora ci si domanda perchè 

l'uomo la cerchi così tanto.


martedì 16 aprile 2024

RING DI RANCORE

 Sono un cane in marcia

in un ring di rancore.

Dietro veli

c'è chi è pronto a colpire.

Siamo assuefatti al bisogno del comando

sempre in cerca della guerra.

Sul viso i segni dell'errore

di cui non impariamo la sostanza.

Non c'è un Gesù Cristo

a prendere sulle spalle la tua ennesima bugia.

Si sgretola la tua maschera

fatta di semplici parole

senza catene.

Sono un cane come tanti altri

in un ring di paure.

Ogni uomo assuefatto ad un desiderio di cenere.

Sono un' ombra come tutti voi

mentre il tempo ancora a disposizione

è in mano a chi comanda.

Guardami negli occhi

e dimmi che c'è un'altra via,

una possibilità.

Un faro di luce 

in questo vortice di buio.

Sono un cane in marcia

in un ring di ombre 

che non vogliono fermarsi a capire.

UN SASSO SUL PETTO

La strada,

le sirene a spezzare il silenzio.

Chissà se ora ti sentirai 

con un sasso sul petto.

Di quei sorrisi

non è rimasto nulla.

Ci sono anime 

che aspettano il loro ritorno

mentre tu rimani in silenzio.

I demoni posano le mani sulle costole

e non ti abbandonano.

La strada,

le sirene spezzano il silenzio

prima di lasciare spazio alle lacrime.

Uomini spezzati

e costretti a dare un addio

senza averlo mai voluto fare.

L'asfalto raccoglie la follia

mentre i demoni danzano

ed i tuoi occhi chissà cosa ricordano.

Vite spezzate,

sogni ridotti in cenere.

Chissà ora se riuscirai a riflettere

e ripenserai a tutto quel male.

Uomini hanno finito il viaggio

per la follia che ne ha fagocitato il destino.

IL TRUCCO

 Ho guardato dentro un ricordo

immagini e colori si confondevano.

Era un' altra epoca

dove il trucco colava dal viso 

per il peso di una lacrima.

Era un' altra vita

ma in quel ricordo confuso

ritrovo una parte che parla di me.

Ho appeso al chiodo quel sogno

mentre tutti quei colori li ritrovo 

ogni volta che chiudo gli occhi.

Ho guardato immagini ingiallite

di attimi che sembrano così lontani.

Il mio viso

non ha più trovato il trucco.

Questi miei occhi

hanno cambiato prospettiva.

Era un' altra epoca,

era un altro me.


VIA I SOGNI

 Le hai strappato il cuore

in un attimo.

La follia

una compagna che ti rende imprevedibile.

La vita un giro in giostra

e vorresti decidere anche per gli altri.

Le hai strappato via i sogni

riducendoli in coriandoli.

Tutto il veleno versato sulle sue lacrime

hanno scavato un solco profondo nell'anima.

Chiederai mai perdono 

per tutti questi mostri

che crescono ad ogni respiro.

La follia sempre vicino

accompagna ogni tuo gesto.

Nessuno è padrone 

della vita degli altri.

Ci vuole rispetto per ogni spazio,

ma questo non rientra nel tuo essere.

Piegherai mai il capo

davanti alle lacrime di una madre?

Tutto questo male 

ti dovrebbe togliere il respiro.

Quando arrivano le ombre

ti fermi mai a ripensare 

a quella delicatezza che hai spezzato.


lunedì 15 aprile 2024

L' ANIMA

 Ho tra le dita un sogno

grande come l'anima.

Racchiude tra le sue pareti

la fantasia che rilascia energia alla mia mente.

Tra le righe

c'è il sangue caldo dei giorni passati

e di quelli che sto vivendo.

Non è un' allucinazione

 è un viaggio ad occhi aperti.

Ho tra le labbra parole

che scivolano lungo le righe

trovando la propria dimora.

Dentro il loro tutto

c'è la delicatezza dell' anima.

E' un viaggio ad occhi aperti

che continua ad essere vissuto.

E' la mia fantasia 

spogliata di ogni velo.

La mia  mano accarezza il foglio

regalando la dimora ad ogni parola.

Quel sogno ad occhi aperti

viene liberato dall'inchiostro.


I SASSI SOTTO I PIEDI

 Dove finisce la strada

c'è un orizzonte.

Si possono tracciare

una o più destinazioni,

si possono trovare sfumature.

Quanti sassi scivolano sotto i nostri piedi

e ci conducono a destinazione.

Lì dove c'è l'orizzonte

si poserà alla sera il sole prima di sparire.

La regola è semplice

basta non soffocare la delicatezza di un' emozione.

Con le dita puoi sfumare le nuvole

colorandone l'anima di quel rosso fuoco.

La regola è semplice

basta non aver paura di rischiare

un salto nel vortice di un' emozione.


MISSILI IN VOLO

 Ho visto gente in festa

mentre le strade si riempivano di grida.

Missili viaggiavano verso un nemico

mentre c'era chi festeggiava 

come la conquista di un mondiale.

Ombre si fanno la guerra

mentre innocenti pagano il prezzo della follia.

Non avrà mai fine,

ci sarà sempre il desiderio del potere.

Dittatori stringono la polvere tra le dita

immaginando un trono sempre più maestoso.

Non c'è vittoria in tutto questo male,

non c'è tregua 

finché i dittatori non scenderanno dal piedistallo.

La stanza dei giochi

è un consiglio di guerra.

Ombre si fanno la guerra

perchè più uno ha 

più continuamente vorrà.

Non avrà mai fine questo eterno conflitto?

mentre gli innocenti guardano il sangue bagnare i loro sogni.

domenica 7 aprile 2024

FRANCES

Il suono di quella voce

chissà se risuona dentro di te.

Troppo piccola per catturare ricordi,

toppo piccola per trattenergli la mano.

Occhi rossi,

chissà quanti pensieri corrono nella mente.

Occhi rossi,

chissà quanto hai pianto.

Dentro quegli scatti

piccoli quadri di un amore.

Gli occhi di un padre

in pochi attimi di pace.

Il suono di quella voce

chissà se ancora ti fa tremare il cuore.

Dietro il successo

c'era un uomo semplice

ed anche complesso.

Frances chissà se guardando quelle fotografie

ritrovi un pò di quel calore.

Occhi rossi,

chissà quanto ti manca 

anche solo un attimo insieme.

RESPIRARE

Ogni centimetro di pelle

scivola sempre più giù.

Sommersi gli occhi

mentre le mani si lasciano andare.

Aspetto solo che mi riporti verso l'alto

così che possa respirare.

Tra catene d'acqua

non riesco più a respirare.

Tra catene d'acqua

non riesco più ad ascoltare il battito.

Aspetto quell'onda che mi riporti verso l'alto

così che possa liberarmi.

C'è sempre una scelta 

a questa condizione.

La resa 

è lo specchio della debolezza.

Sul tavolo le carte sono state date,

c'è sempre una possibilità.

Tra catene d'acqua

rivedo il film di una vita.

Aspetto quella mano tesa

che mi riporti verso l'alto

così che possa respirare.


RICORDI DI UN TEMPO

La sedia a dondolo,

un bicchiere ormai vuoto.

Gli occhi persi nella notte

mentre i pensieri corrono tra ricordi di un tempo

ed un nuovo passo da compiere.

Quando il buio ti avvolge

rivedi la guerra

e tutto quel dolore.

Sembra ieri,

ma sono passati anni.

Quelle grida ancora le senti,

dei compagni di un tempo 

ora una lapide porta i nomi.

L'ennesimo bicchiere svuotato

mentre ricordi quel ragazzo

e quella fotografia.

Un giovane amore

che sperava di tornare a casa.

martedì 2 aprile 2024

NON TI DIMENTICARE

Non ti dimenticare

le parole hanno un peso.

Possono essere coriandoli

come anche lame affilate alla gola.

Fermati un attimo di più

a capire se ne vale davvero la pena

di guardare tutto spegnersi 

in uno sguardo non ricambiato.

Non sottovalutare la bellezza

di un attimo di calma

mentre si condivide un pensiero.

Non sottovalutare chi hai davanti

perchè che sia donna oppure bambino

merita il rispetto.

Non ti dimenticare

ciò che è stato costruito,

perchè lasciarlo ardere nell'indifferenza

sarebbe un peccato capitale.

Fermati ancora un pò

ad ascoltare chi accompagna il tuo passo.

Il tuo non è un viaggio da eremita

è un giro in giostra condiviso con altri sguardi.

SEGNO INDELEBILE

Violenza,

ancora violenza.

Un segno nel corpo 

e nell'anima.

La liberà contaminata dal desiderio 

di una o più ombre .

Sotto questo cielo

si consuma l'ennesima violenza.

Un giovane cuore

quanto ancora deve subire.

In catene dentro un incubo

mentre la paura stringe al collo un cappio.

Viviamo in una terra incattivita

dove ogni persona si crede il padrone.

Violenza,

ancora violenza.

Un solco profondo tra la mente 

ed il corpo indifeso.

Sotto questo cielo

quanto ancora dovrà aspettare per un attimo di pace?

I NOSTRI GIORNI

Tornano i fiori,

torna la vita.

In un mondo con il cuore

sul filo spinato.

Vedo bambini giocare spensierati,

beati loro che non vedono tutto questo marcio

che accompagna i nostri giorni.

Eterno è il desiderio della guerra

per i folli che giocano sul respiro degli innocenti.

Tornano i fiori

anche solo per pochi attimi.

Le notizie parlano di bombe 

e di menzogne travestite da errori.

Questo mondo sfinito

continua ad arrancare 

attendendo una svolta.

Torneranno i fiori

anche solo come miraggio 

per lo sguardo dello stolto.

ANSIA

Sotto pressione

ho mille pensieri che corrono.

Mille dubbi

mentre l'ansia corre sul filo.

Come sto

è una domanda che ha già una risposta

basta guardarmi negli occhi.

Sotto pressione

ho mille veleni che corrono nella mente.

Ho una parola,

una sola.

C'è una linea di confine,

la puoi vedere.

Un punto rosso sul foglio,

il malessere che cresce tra le righe.

Sono ancora in piedi

in un ring di pensieri.

Mille dubbi

mentre l'ansia corre sul filo.

Ho ancora un respiro

e questo mi basta per sentirmi vivo.

Sotto pressione

vedo coriandoli di serenità.

C'è una linea di confine,

la puoi vedere.

Un punto rosso sul foglio,

un pianto soffocato.

giovedì 28 marzo 2024

COME UNA SIRENA

 Ho tra le mani una conchiglia

che porta con sé la bellezza del mare.

Chissà davanti a quanti occhi

ha raccontato il proprio viaggio.

Chissà a quanti cuori

ha svelato la propria magia.

In un presente

che viaggia sul binario del sogno.

Qualcuno forse un giorno potrà raccontare

cosa c'è oltre il brivido.

Hai consumato i miei occhi

liberandoti dalle pareti.

Come una sirena 

scavi dentro questi occhi curiosi.

Ancora sono lì a chiedermi 

se è reale ciò che sfioro

oppure è solo un viaggio troppo bello

per essere stato vissuto.

Una luce sveste quella corazza 

facendomi riscoprire fragile.

Chissà davanti a quanti cuori

hai svelato la tua magia.

Sento il sangue scaldarmi le vene

mentre questi occhi si perdono di te.


LA PAURA

La paura 

è una compagna di viaggio.

Sul ring come nella vita

è sempre la stessa situazione.

Fa parte di me

e scava dentro il personaggio.

Ho combattuto per tutta la vita

mettendo a nudo tutti i miei limiti,

tutte le mie bugie.

La paura

fa parte del gioco.

Nel silenzio scava in profondità

trovando la motivazione

e tante volte quella spugna gettata.

Al cuore non si può mentire

e solo lui conosce la verità.

La paura tante volte non ha avuto clemenza 

gettandomi nel vortice della tristezza.

Un rimpianto cammina tra le labbra

e ha parlare è il mio silenzio.

Sul ring come nella vita

mi ha troppe volte svuotato dalle mie sicurezze.

La paura 

fa parte del gioco,

ma troppe volte ha deciso per me.

venerdì 22 marzo 2024

LE STELLE

Hai guardato le stelle

mentre l'anima era avvolta dalla tristezza.

Erano quei pochi passi

che ti vedevano poi raccogliere tra le labbra

pensieri e preghiere.

Tutto si stava compiendo,

ormai erano poche le ore da vivere.

La sabbia nella clessidra 

continuava a scorrere 

senza avere un attimo di tregua.

Hai guardato le stelle

e chissà se hai pensato per un attimo

che erano di un' infinita bellezza.

Gli occhi stanchi

erano avvolti di tristezza.

Il sangue scavava solchi sul viso

che non chiedeva nulla in cambio.

In lontananza uomini arrivarono con le torce

e con le spade,

guidati dalle tenebre.

Tutto si stava compiendo

mentre la sabbia ormai stava finendo nella clessidra.

MANI NUDE

Mani nude scavano la terra

mescolando il sudore alla polvere.

La strada sembra tracciata

ma per chi è come me

è una schiavitù.

Dove sono i diritti,

dov'è la libertà.

Quella fatta di parole

e di pensieri

che volano liberi come le aquile.

Per due monete 

e per delle lacrime salate

a scavare solchi lungo il viso.

Sotto il sole,

sotto la pioggia

per un futuro che cavalca sogni

all'apparenza impossibili.

Un presente quello di adesso

fatta di colpi di frusta

e di fatica.

Dove sono i diritti,

dov'è l'uguaglianza.

Sotto questo cielo 

troverai volti come il mio

segnati dal desiderio di cambiamento.

NERONE

 Brucia la città

mentre la follia tiranna

guarda ardere le case.

La lira risuona dal palazzo

mentre un vanto viene trasformato in canzone.

Dalle anime in pasto ai leoni

alle case in cenere.

La follia ormai è padrona

del tiranno al potere.

Sovrano stolto

rivestito di gloria.

Nove giorni di follia,

nove giorni di fiamme.

La lira rieccheggia dal palazzo

mentre Nerone guarda le fiamme alzarsi.

mercoledì 20 marzo 2024

FANGO

 Tre chiodi 

per lavare via la polvere.

Sangue innocente

per chi ancora crede

e per chi non l'ha fatto mai.

Un uomo attraversa le strette vie della città

ricoperto dal disprezzo

e dal fango.

Donne seguono il corteo

raccogliendo la sofferenza.

Tre chiodi

per lavare via il male.

Gerusalemme ha voltato le spalle

e deride un uomo con una croce sulle spalle.

Si alza la polvere

mentre le vesti sono imbevute di saliva

e sangue.

Tre chiodi 

per le mani e per i piedi.

Un uomo innalzato sulla croce

e spogliato di ogni rispetto.

Sangue innocente

bagna le labbra sofferenti.

Gerusalemme ha giocato con la vita

mentre un uomo andava a morire.

Tre chiodi

per lavare via ogni peccato

che alla fine torna sempre al suo posto.

LA NOTTE

 Soffia forte il vento

accarezzando la notte.

Uomini portarono il fuoco,

uomini portarono la luce.

In lontananza un lupo osserva

chiamando gli spiriti della notte.

Un richiamo per chi su quella terra

corse alla conquista del branco.

Sembra quasi un canto

dedicato al cielo.

Un lupo si ferma ad ascoltare

il soffio del vento.

La notte corre lentamente tra le braccia delle ombre

aspettando il ritorno del giorno.


LA CHIAVE

Stringi tra le mani una chiave

per troppo tempo abbandonata sotto pensieri.

C'era un qualcosa 

che scivolava dentro i tuoi sogni

e ti chiamava dal buio.

Quale porta aprirà quella chiave?

chissà quale mondo attraverserai.

Gli occhi segnati dai pensieri

mentre il cuore batte forte.

La porta è lì davanti ai tuoi occhi

e in un attimo la mente si popola di immagini 

che ti sembrano così reali.

La chiave ti potrebbe regalare 

un nuovo viaggio,

un nuovo sogno.

Oltre quella serratura

potrebbero esserci le tenebre

come un mondo fantastico.

L'ingranaggio è in movimento

e corre lungo le curve della mente.

La porta è lì davanti agli occhi,

una immagine che solo tu puoi sfiorare.

martedì 19 marzo 2024

MANCA L'ARIA

 Manca l'aria

sotto questo cielo.

Se questo è il destino

c'è giusto il tempo per accoglierlo.

Prima dell'oscurità

ad ardere sarà ancora una fiamma.

Prima che i potenti

diano sfogo ai loro demoni.

Non ci saranno vincitori

a camminare sulla polvere sarà la follia.

Qui c'è chi gioca con il fuoco

e cammina sulle lacrime degli innocenti.

I sogni bruciano 

e di loro rimane solo il fumo

e niente più.

Sotto questo cielo 

contiamo le ultime stelle

prima del bagliore.

I potenti giocano con la pelle degli innocenti

agitando parole

che come pungiglioni affondano nell'orgoglio.

Non ci saranno vincitori

questo è il destino.


lunedì 18 marzo 2024

ROSSO FUOCO

Ho guardato la marea

recapitare messaggi di persone lontane.

Un messaggio per alcuni,

per altri solo un desiderio regalato alle braccia del mare.

La costa rivestita di un tappeto di vetri,

lì su quella sabbia era la destinazione delle parole.

Tra le righe di un foglio

una preghiera,

un disegno di un bambino.

Ho guardato l'orizzonte colorarsi 

di sfumature rosso fuoco

è il tramonto.

Gli ultimi raggi di sole si posavano su quei pensieri

arrivati da lontano.


lunedì 11 marzo 2024

SOTTO LO STESSO COLORE

La mia natura è questa

non parteggio per l'altra faccia

della stessa medaglia.

Sono sempre io

per alcuni un mezzosangue

per altri un amico.

Davanti agli occhi una visione

che almeno per un attimo ha regalato un solo corpo

sotto la stessa bandiera.

Tutti vicini sotto gli stessi colori,

tutti uniti per la libertà.

Io simbolo per molti,

io alla ricerca di un sogno ad occhi aperti.

Un messaggio più forte dei proiettili

che possa aprire le menti

ed i cuori.

La mia natura è questa,

una mente creativa.

Figlio mio prima o poi passerò il testimone,

ma per ora resta ad ascoltare.

Un attimo di condivisione,

un attimo in cui il passato attraversa la mente

come in un film.

Tutte le paure da bambino,

tutti quegli orrori ancora scolpiti nella mente.

Figlio mio 

io scrivo anche per la tua libertà.

Tutti i popoli sotto lo stesso colore,

tutti uniti per la libertà.

mercoledì 6 marzo 2024

SEGNI DEL TEMPO

 Il tempo ha tessuto la sua tela

lasciando lungo la strada 

tracce di vita.

Sguardi 

e giovani amori

ormai lontani.

Ora guardandosi indietro

si può sorridere serenamente.

Il tempo ha soffiato via la polvere

regalando ricordi di vita.

La strada ha trovato nuova linfa

senza dimenticare chi ha avuto il ruolo della comparsa.

Sguardi

e amori lontani rimangono sulla linea del tempo.

Davanti agli occhi il presente,

la bellezza di questo giorno.

Porto sulla pelle i segni del tempo

e di lontane ferite.

Cicatrici che fanno parte di me

e che mai rinnegherò.

Ora guardando indietro

non c'è rimorso.

La vita ha donato un volo diverso

per terre lontane.


LA VITA E' COSI'

Ho nella tasca

una vecchia fotografia.

Parla della strada,

parla del viaggio.

Frammenti di vita

che sono posati qui

tra le pareti della mente.

La vita è così,

un pentolone di immagini

che si sovrappongono.

Il vento non le scombinerà,

domani tornerò a lasciarmi trasportare dai ricordi.

Ho nella tasca

uno scatto di vita on the road.

Frammenti condivisi 

che fanno germogliare il cuore.

Domani ricorderò ogni singolo attimo,

disegno indelebile.

Lungo questo serpente d'asfalto

ritroverò ricordi passati.

Coriandoli che parlano un pò anche di me,

la vita è così,

un pentolone di immagini che si sovrappongono.

GIOSTRA

Chiediti perchè

la porta si è chiusa.

Non c'è nessun mistero,

non c'è nulla di più semplice da capire.

Ora apri gli occhi

e prova a guardare attentamente.

Due mondi così lontani

da non corrispondersi più.

La vita è una giostra

c'è chi resta perchè trova l'intreccio sincero

e c'è chi si perde nella nebbia.

Chiediti perchè

siamo due pianeti così lontani.

Avrei voluto un sentiero diverso,

ma la strada porta due anime proprio qui.

La distanza è sempre quella,

due sguardi che non si cercano più.

Chiediti perchè 

la porta non si riaprirà.

Chiediti perchè

non c'è spazio nel mio cerchio.

La vita è una giostra

io ho preferito scendere 

per ritrovare il sorriso.

BRIVIDO

Il suono della voce

uscì dal buio.

Come in un sogno,

una magia.

Ti porterà per mano,

ti mostrerà la via.

Chissà quanto forte è stato il brivido

del primo momento 

in cui non erano solo gli occhi a parlare.

Un momento indelebile 

che racchiude la delicatezza 

ed infinito amore.

La voce di una madre

ha trovato spazio tra sorrisi

e lacrime.

Il suono della voce

uscì dal buio

e raccolto il sorriso di un bambino.

Nei suoi occhi hai trovato un mare

tutto da scoprire.

Dentro quello sguardo

hai trovato domande

a cui un giorno avrai risposte,

quando le parole troveranno il proprio posto

e sarai pronto a capire.

Un momento unico

scolpito dal fuoco

e conservato con cura.


martedì 5 marzo 2024

VORTICE NERO

 Forte il richiamo

scava nella mente.

La fiamma dell'avventura

trova linfa vitale.

Davanti al mare in tempesta

si resiste per dominare le onde.

La linea dell'orizzonte 

è avvolta dai bagliori della tempesta.

Un vortice nero

di tensione si posa sullo sguardo.

Alta è la vela

pronta ad affrontare l'insidia.

Uomini sognano ad occhi aperti 

di dominare il mare.

Nello sguardo teso

si possono tracciare le linee 

del desiderio di conquista.

Alla fine della tempesta

chi resterà ancora in piedi?

Alta è la vela

che al nemico non può che incutere terrore.

Un vortice nero

accoglie il grido.

Un vortice nero

che incatena lo sguardo teso di un comandante.

DUE PUNTI

Aspetterò un' eternità

per ritrovare quell'abbraccio.

La distanza tracciata da un proiettile

ha separato due punti così piccoli.

Chissà se pensi ancora a me,

dietro quello sguardo spento

chissà se piangi.

Tutto quel male

ha finito per soffocare l'amore.

Il cielo versa lacrime

al posto mio.

Il vento grida giustizia

tra mille e più lamenti.

Un bicchiere vuoto sul tavolo,

un pensiero consumato dalla polvere.

Aspetterò per un' eternità

per ritrovare quell'abbraccio.

Chissà se un giorno

a quell' ombra capiterà di pensare.

Chissà se un giorno

le capiterà di piangere.

Due punti separati da un proiettile

per un tempo troppo lungo.

martedì 27 febbraio 2024

BAVAGLIO

Non si può parlare

perchè il bavaglio stringe.

Si parla di anime fragili

e di lacrime sotto i manganelli.

Dobbiamo restare in silenzio

perchè fa comodo a chi siede sulla poltrona.

Generazione che si vuole ridurre a robot,

sagome senza pensiero

e senza punti di riferimento.

Ho un bavaglio sulla bocca,

e con la rabbia che scava solchi nello sguardo.

A questo mondo

non c'è più spazio nemmeno per liberare il pensiero.

I manganelli colpiscono forte,

colpiscono senza un attimo di tregua.

Di questo pianto 

vittima della violenza

con quale sorriso guarderete i vostri figli.

Generazione che una volta tanto prova a farsi sentire

liberando un pensiero sul quale costruire.

I manganelli colpiscono

cercando di ridurre al silenzio.

Il bavagli stringe forte soffocando parole,

ma di questa violenza resterà molto più della cenere.

La gente non finge più di non aver visto

e scende in piazza.


VIET-CONG

 Ho rischiato tutta una vita

per ciò in cui credevo.

Dietro sbarre

ho continuato a sognare.

Ero condannato al silenzio

e ad essere in catene.

Non ho mai mostrato il volto della paura,

ho sempre accettato il prezzo da pagare.

La vita mi può anche essere strappata,

ciò in cui credo continuerà a vivere.

Non ho mai mostrato il volto del pianto,

ho sempre lottato finché c'è respiro.

Dietro le sbarre

non ho gettato la spugna.

Ho rischaito per una vita

e continuerò a farlo.

Non c'è resa,

non c'è terreno da cedere.

Ho liberato le mie mani,

ho liberato la mia strada.

Al sorgere del sole sarò lontano,

sarò pronto a tornare a casa.

Ero condannato al silenzio,

ma non ho mai mostrato il volto della paura.


LE PORTE DEL DESTINO

 Tutto si chiude in un attimo

dove uno sguardo anticipa il destino.

La spiaggia davanti agli occhi,

le ombre nere attendevano sulla cosa.

Si aprono le porte del destino

quando vicino a me vedo i compagni 

avanzare con il sangue tra le dita.

Il giorno quel giorno non gridò pietà

era per la libertà che si lottava.

L'atmosfera era elettrica

mentre sulla spiaggia si combatteva senza sosta.

Ho visto gli amici di un tempo

spegnersi sotto l'artiglieria nemica.

Polvere torneremo un giorno,

ma su quella spiaggia il sangue continuava a scorrere.

Ho più volte provato a chiudere gli occhi,

ma niente cambiava.

Ho guardato negli occhi amici stringere tra le mani vecchie fotografie

bagnate dal sangue

e dalle lacrime.

La nostra vita era appesa ad un filo,

ma valeva la pena rischiare qualsiasi cosa

per quel momento.


venerdì 23 febbraio 2024

LA DELICATEZZA DI UNA LACRIMA

Cammino tra le strette vie 

incrociando pochi sguardi.

Lì in alto il monte silenzioso

nel quale fermarsi a riflettere.

Per chi ha fede

tutto passa da lì.

In quei pochi attimi

ho raccolto tutti i miei pensieri

e ho ripreso a respirare per un attimo.

La battaglia è alle porte,

ma voglio ancora un attimo solo per me.

Nei volti dei cavalieri

un velo di tristezza.

Questo attimo che arricchisce il mio cuore

io lo voglio donare a te

così che tu possa coltivarlo in silenzio.

Regina che nascondi gli occhi

dietro veli che respirano la tensione.

Chiamami ancora al tuo cospetto,

prima di chiudere gli occhi

vorrei un attimo soltanto 

per donarti la delicatezza di una lacrima.

Prima che la battaglia cominci,

prima che il sangue cominci a scorrere

io voglio un attimo solo per me.


martedì 20 febbraio 2024

SHADOWS AND DUST (BOCCHE DI FUOCO)

Le bocche di fuoco

aspettavano il mio arrivo.

Davanti al volto dell'amore

spenserò il giorno in un attimo.

Erano lì 

e aprirono le porte dell'Inferno.

Le strade erano deserte,

forte era il desiderio di quell'abbraccio.

Il rischio c'era,

ma tanto era l'amore 

da non resistere.

Quel giorno il sole si oscurò

sotto i colpi di kalashnikov.

I compagni stesi al suolo

senza il tempo per contare i secondi prima della fine.

Il desiderio di quell'abbraccio

lo porterò con me.

Non ho avuto il tempo

nemmeno per sorridere.

Erano vicini,

aspettavano solo la preda per aprire il fuoco.

Un tiro al bersaglio

per spegnere il giorno

in un attimo.

lunedì 19 febbraio 2024

LA VERITA' NASCOSTA

Abbaia il cane

nascondendosi dietro la bugia.

La verità nascosta

dietro parole che corrono

senza dare risposte.

Il veleno ha fatto effetto

cadono anime nel buio.

La tirannia indossa il vestito più falso

guardando gli avversari spezzati.

Abbaia il cane

credendosi l'eterno padrone.

Arriverà il momento

di sentire la verità.

Arriverà il momento

di fare i conti con i propri errori.

Nessuno è eterno,

arriverà il momento di abbassare le armi.

Dietro tutte quelle bugie

tu ancora ti nascondi.

Un castello di veleni

che un giorno crollerà

e potrai solo alzare le mani.


ANDARE A FUOCO

Ho chiuso fuori la paura

che tutto possa andare a fuoco.

Cadere fa parte del gioco

basta trovare la chiave per alzare lo sguardo.

In questo mondo di squali

basta indossare l'armatura

e non cedere alla paura.

Il peso di una lacrima

non può fare male.

Lascia solchi profondi lungo il volto,

ma trova la via per tornare indietro.

Siamo pronti ad incassare

in questa vita.

Siamo condannati al ring

finché c'è vita.

Scopriamo le carte sul tavolo

e indossando l'armatura

non cediamo terreno alla paura.

Torneremo polvere un giorno,

ma adesso è il tempo della guerra.

Questa vita troppe volte 

recita requiem alla prima caduta.

Siamo rocce con un tocco di umanità,

siamo fragili

e al tempo stesso duri da abbattere.


OMBRA

Guardo i sogni diventare cenere,

il lamento dei feriti

nella trincea.

Il nemico oltre il filo spinato

osserva ogni movimento.

Cadono i compagni

lungo le linee nemiche,

cadono in silenzio

abbracciando la polvere.

Questa guerra non avrà vincitori

se non chi siede nell'ombra

e aspetta di ricoprirsi di gloria.

Ho ancora davanti agli occhi

lo sguardo spento degli amici

con chi ho condiviso speranze.

La vita crocifissa 

per un desiderio di gloria.

Piangono le madri

che aspettano i figli di ritorno dalla guerra.

Tornerà il giorno,

tornerà la speranza che tutto questo male non ritorni.

Quanti compagni sono ancora lì

con il viso nella polvere

a raccogliere un solo momento prima della fine.

Tornerà il giorno

e tornerà a fiorire questo mondo avvelenato.

Ho ritrovato i sogni

nei quali ho rivisto gli amici di un tempo.

lunedì 12 febbraio 2024

L' ABBIAMO SEMPRE SAPUTO

 Sotto la pelle

io l'ho sempre saputo.

Non ci sono distanze,

non ci sono barriere.

Chi sono io per giudicare

se c'è stato un errore.

Chi sono io per giudicare

se un arrivederci era l'unica soluzione.

Sotto la pelle io continuerò a sentire

la bellezza di un legame.

Non avrò un volto,

non avrò una voce,

ma ho te.

L'abbiamo sempre saputo

che il tempo non avrebbe dissolto 

quel cordone ombelicale.

Porto sul volto

qualche lato di te.

Il tempo ha portato alla luce le radici

e sulla delicatezza di una lacrima

qualcosa di te c'è sempre.

Non ci sono barriere,

non c'è errore che regga l'onda d'urto.

Chi sono io per giudicare

una fuga per la paura.

Chi sono io per giudicare

un atto d'amore

per non avere una sola possibilità.

Sulla pelle porto qualche segno di te

e senza sapere quale

io lo sento scavato nei solchi del mio viso.

venerdì 9 febbraio 2024

LEGAME

 Il giorno ha perso il colore,

tutto si è fermato.

Le lacrime di un legame

le porto con me ancora oggi.

A distanza di anni

ancora non riesco a capire perchè  è andata così.

Sono qui ancora a chiedermelo

e chissà se avrò prima o poi una risposta.

Le amiche di un tempo

chissà se ancora ti ricordano.

Il loro pianto

mi lascia ancora un brivido.

Chissà se c'è un tocco tuo

nella leggerezza del mattino.

Quell'albero ha accompagnato il tuo respiro

fino alle porte dell'infinito.

Da quel giorno

ti ho portata con me dentro la fantasia.

Chissà se da lassù puoi guardare oltre il vetro

o se quel quel filo si è spezzato.

A distanza di anni

non trovo ancora un perchè.

Come si può arrivare al punto di non tornare

mentre gli occhi di un padre si riempiono di lacrime.

Il giorno ha perso il colore,

tutto si è fermato.


OCEANO

 Ho accarezzato le mie radici

che per anni sono rimaste in un angolo ad aspettare.

Anche se il tempo ha lasciato scivolare via i ricordi

quel profumo mi parla di te.

Ho cavalcato la fantasia mille e più volte

provando a tracciare linee invisibili

tra me e quel volto che non ho potuto scolpire dentro di me.

Ho provato a liberare la fantasia

su cosa avrei detto

e sulle parole che tengo dentro di me

e profumano di te.

Il tempo mi ha riportato qui

dove ogni volta il pensiero mi fa tremare il cuore.

Ho accarezzato il pensiero di quel sorriso

e per troppo tempo ho nascosto dentro di me

il pensiero che mi lega a te.

Dentro le mie lacrime

c'è quel pezzo di cielo che mancherà sempre.

Dentro il mio pensiero

c'è quel pezzo di cuore che mancherà sempre.

Davanti alle onde del mare

immagino di liberare un messaggio dentro la bottiglia.

Chissà se arriverebbe a destinazione,

sfiderebbe le onde dell'oceano

per raggiungere la dimora.

VELENO

 Siamo sulla punta della lingua,

siamo condannati al veleno.

Davanti ad un televisore

mentre il volume 

lascia scivolare fuori tutto il male.

Un bavaglio davanti alla bocca

ad incatenare il pensiero.

Questo tempo è una prigione senza sbarre,

ho una camicia di forza 

che imprigiona la parola.

Mi chiedo perchè

non può esserci una linea diversa

in un copione già scritto.

Vedo anime con un bavaglio sulla bocca

costrette a restare a guardare.

In questa realtà del veleno

e della prigionia del pensiero

noi siamo pecore nere fuori dal recinto.

Siamo quelli con la camicia di forza

in questa prigione senza finestre.

martedì 6 febbraio 2024

TERRA E LIBERTA'

Torneranno a fiorire i prati

dove un tempo c'era il carroarmato.

Ogni giorno l'atmosfera si faceva più tagliente

fatta di silenzi 

e di lacrime.

Sulla montagna si resisteva

per la terra

e per la libertà.

La follia dell'uomo

è la causa di tutto questo dolore.

Torneranno a fiorire i prati

mentre l'uomo dimenticherà i propri errori.

Arriverà il giorno in cui il fronte tornerà a vedere gli orrori di un tempo

e di quel fiore non resterà che un petalo incenerito.


RICORDO LONTANO

Camminerò nell'ombra

senza fermarmi.

Scaverò nel nero delle pareti d'aria

cercando un attimo ancora

che mi leghi ad un pensiero.

Immagini sovrapposte

raccolgono i colori.

Mi ritroverò a correre 

tra le curve della mente

ed a raggiungere il brivido di un ricordo lontano.

Scaverò tra le ombre della sera

ritrovandomi come un punto nero

sovrastato dall'infinito.

Starò sognando 

e sono sicuro che quel brivido lo porterò sulla pelle per sempre

cercandolo tra mille e più pensieri.

Mi ritroverò al centro di un intreccio di ombre

che raccolgono ogni respiro.

Nella bellezza della notte più scura

potrai forse scoprire i miei occhi bagnati dalle lacrime.


DONO

Ho un dono

che porto con me ogni giorno.

Ho teso la mano

trovando un fratello

con il quale costruire una strada chiamata vita.

Ho sempre una parola

e un sorriso da donare.

Ripeterei ogni gesto

perchè era assolutamente sincero.

Non ho paura 

se ti ho vicino.

Ho un fratello a cui regalare

ogni piccolo gesto.

Ho teso una mano

e lo farei per altri mille anni

senza aver paura di sbagliare.

Rivivrei quel momento

in cui ho trovato un fratello,

in cui mi sono sentito vivo.


ORIZZONTI DI GUERRA

L'uomo ha bisogno della guerra

per sentirsi invincibile.

Indossa maschere sempre nuove

ignorando errori di una vita.

Marciano gli eserciti

verso un orizzonte che non conosce gloria.

La notte viene spezzata da bagliori

mentre anime innocenti cercano rifugio

in ogni angolo.

L'uomo ha bisogno della guerra

per raccontare l'ennesima menzogna a se stesso.

Avanzano gli eserciti

cavalcando demoni

ai quali raccomandare la vittoria.

Cadono i soldati,

cadono gli innocenti.

Il mondo si perde nel silenzio

e nella speranza che sia l'ennesimo incubo.

Ci sono madri che piangono

e uomini che imbracciano le armi

per la gloria raccontata da un cieco al comando.

La follia dell'uomo

è la causa di tutto questo dolore.

Gli occhi velati dall' indifferenza,

i sogni un ricordo lontano 

oppure semplicemente la cenere posata sulla mano.

Torneranno a fiorire i prati

mentre l'uomo dimenticherà i propri errori.

La notte viene spezzata dalle bombe

e dalle sirene.

Chiediamoci ancora da che parte stare,

ma non voltiamo lo sguardo

perchè quel sangue potrebbe essere di nostro padre.

Avanzano gli eserciti

cavalcando i propri demoni

per la vittoria

e per la gloria.

Avanzano gli eserciti

guidati dalle parole di un cieco

che promette l'impossibile.

Torneranno a fiorire i prati

mentre l'uomo dimenticherà i propri errori.

Arriverà il giorno in cui il fronte tornerà a vedere gli orrori di un tempo

e di quel fiore non resterà che un petalo incenerito.


C'E' UN MONDO

C'è un mondo

che non è il mio.

Un mondo avvelenato in ogni sua radice

e anime giovani che hanno perso la scia.

La violenza come un'ombra

legata all'anima di chi non conosce il rispetto

e la libertà.

C'è un mondo

che non parla la mia lingua.

Si parla di amori

costretti a guardarsi sgretolare.

Si parla di come la noia

avveleni l'anima fragile.

Come si può essere così crudeli?

come si può non provare rimorso?

La violenza come un'ombra

si posa su anime fragili

che indossano maschere per sentirsi invincibili.

C'è un mondo

che non è il mio.

Sono forse un alieno

o semplicemente sono più umano. 

ALLE PORTE DEL SOLE

Ci sono parole

che corrono lungo un filo sottile.

Quando le ombre raccolgono il respiro

ed attendono che gli occhi si chiudano.

Dentro il canto delle sirene,

dentro il soffio del vento

io mi ricorderò di te.

Sarò lì

a raccogliere il brivido di una lacrima.

C'era una casa,

c'era un fuoco sempre acceso.

Ora di quel giorno

porto sulle ali di un respiro

ogni ricordo.

Ti ritrovo dentro le stelle,

ti trovo e ti porto con me per sempre.

Il tempo ha consumato da tempo la sabbia,

ma basta un attimo per ritrovare quel momento

per un solo attimo.

Sarò alle porte del sole

e raccoglierò il brivido di una lacrima.

venerdì 29 dicembre 2023

ALLA LUCE DEL SOLE

Ho guardato i loro occhi

e ho sentito ancora la ferita sanguinare.

Un anima venduta come merce

abbandonata al proprio destino.

Per anni il rimorso

ha divorato la loro anima.

Una bugia alla luce del sole

prima o poi comincia a bruciare.

Ho guardato le loro lacrime

dopo la sorpresa.

Ho rialzato la testa,

ho affrontato la notte

e la solitudine.

La notte ha svelato i propri sogni,

ad ogni tormento c'è una verità.

Ho riabbracciato i miei fratelli

in un momento eterno.

Ora davanti alle loro gambe tremanti

ho avuto pietà

calmando la mia ira.

Ho guardato i loro occhi

e ho visto tutti quegli anni lontano da casa.

Un padre anziano

non si da pace davanti ad un vuoto.

Una bugia alla luce del sole

continua a sanguinare.

Ho guardato l'orizzonte

e mille volte ho gridato alla luna

in cerca di un perchè.

Un'anima venduta come merce,

abbandonata al proprio destino.

Ora davanti alle loro lacrime

ho abbassato lo sguardo

lasciando scendere le lacrime.


PRIMAVERA

 Hai aspettato 

che tornasse la Primavera.

Il tempo corre

e non guarda mai indietro.

Un amore,

una giostra che continua il proprio giro.

Hai guardato oltre quegli occhi

e dentro una danza l'essenza di quel sentimento

continua ad ardere.

Nella mente si sovrappongono i ricordi

in cui un semplice fiore

piegava ogni peccato

riportando la pace.

Hai aspettato

che tornasse la Primavera.

Lungo quella via

sei rimasta sola

ad ascoltare il suono del vento.

L'amore ha attraversato lo specchio

e quel ricordo accompagna i tuoi passi.

Nella mente vivono i ricordi

di quando un sorriso valeva più di mille parole.

Nella mente puoi ritrovare quegli occhi

e un ricordo da custodire.

SGI (NUOVA VERSIONE)

 SGI


E' tornata dall'ombra

e chiama per nome ogni anima.

Colonne di sguardi spenti

in marcia per uno sconosciuto destino.

Ora morirete,

ma prima con un sorriso 

illuderà la vostra speranza.

Le gambe tremeranno

e la paura accarezzerà ogni vostro brivido.

Copre l'intera umanità

con il vortice nero 

che lascia un retrogusto amaro all'emozione.

Sangue scorre sulla nuda terra,

grida spezzano la quiete di una pace che era solo apparente.

Cadranno teste

sotto i colpi della falce.

In questa notte 

impregnata di paura

leggerà nei vostri occhi il terrore.

Morirete a cavallo di un secondo

e non avrete il tempo di capire.

Nell'ombra porterà ogni sguardo triste,

ad attenderla una barca 

per il viaggio verso il riposo senza ritorno.

Due monete al conducente

che vi accompagnerà verso l'ombra.

Potrai guardarla avvicinarsi

prima che un gelido saluto

accompagnerà il tuo eterno sonno.

Sangue scorre sulla nuda terra,

grida spezzano la quiete

di una pace che era solo apparenza.

giovedì 28 dicembre 2023

LUNGO VIAGGIO

Ritornerai a casa

dopo un lungo viaggio.

Le prime ombre della sera,

le strade trovano le luci dei lampioni.

Ritornerai a casa

dopo un lungo saluto.

Ci sono parole che sono state dette

e che riposano nei ricordi di una lacrima.

Lunga è stata la strada,

mille gli sguardi che hanno raccolto un cenno.

Ritornerai davanti a quella porta

mentre la mente viaggia tra ricordi

ed immagini di un tempo.

Un giovane amore

come un fiore appassito

cerca ossigeno tra la polvere

ed i detriti.

SPECCHIO SCHEGGIATO

 Ho guardato dentro il tuo sorriso,

uno specchio scheggiato nella mente.

Tu amico dove sei?

dietro quale prigione senza sbarre.

Nell'ombra che copre il tuo sguardo

ti vedrò gridare senza voce.

Tu amico dove sei?

la tua mente chiusa in qualche torre.

Non trovi la via di casa,

sembra solo un grande incubo.

Per troppo tempo hai riso in faccia al veleno

mentre come un Icaro correvi verso il sole.

Sei caduto nelle tenebre amico mio

e chissà se ne sei uscito.

Ora corriamo su due binari lontani,

ma ancora guardo indietro.

Chissà se hai trovato la via d'uscita

e chissà se hai rivisto il sole.

Per troppo tempo hai voltato le spalle ai problemi

mentre come un Icaro correvi verso il sole.

Nell'ombra chissà se hai ritrovato la voce

e chissà se con le unghie hai grattato via

il muro che ti separa dalla libertà.


mercoledì 27 dicembre 2023

IL MIO ARRIVO

A cavallo di onde sempre più grandi

e di tempeste che trasudano avventura

e paure.

Sul dorso di draghi

e di sirene

in un viaggio lungo le pareti dell'inconscio.

Quel sogno 

conosce il mio nome.

Quel sogno

ha assaporato il retrogusto dei miei pensieri.

Al di là di quei cieli tempestosi

c'è il nuovo che attende.

Oltre quei raggi di sole

che si fanno strada tra le tenebre

c'è una curiosità che scava nelle profondità.

Quel sogno 

conosce il mio nome.

Quel sogno 

ha accarezzato i miei brividi lungo la schiena.

In lontananza vedo terra,

vedo una meta.

Gli occhi ormai stanchi

vedono speranze sovrapporsi ai miraggi.

Oltre questa tempesta

c'è una terra che attende il mio arrivo.

Oltre queste onde del mare

c'è una speranza che cavalca le mie labbra.

LA PREDA

 Alle prime luci della sera

le strade si riempiono di anime.

Sono pochi attimi 

prima che per altri angeli 

si aprano le porte dell'incubo.

Tenera carne

stesa in stanze consumate dal tempo

e dal dolore.

Tenera carne

consumata dall'ombra nera

che non conosce freno.

Alle prime luci della sera

ci sono prigioni senza sbarre.

Sono cicatrici indelebili

che questi angeli porteranno come una croce sulle spalle.

Ci sono ombre dietro angoli

che attendono la preda

e di quel fiore resterà solo un gambo spoglio.

Tenera carne

consumata dal dolore.

Tenera carne

stretta tra le mani dell'ombra.

CI SONO NOMI

Ci sono ricordi indelebili

che sopravvivono alla polvere.

Ci sono nomi

che scivolano tra le onde del mare

e lasciano questa terra.

Resterà solo quello che è vero

e davvero sincero.

Dimmi tu dove sei?

io non nego una risposta

prima di chiudere la porta.

Ci sono nomi 

che hanno cavalcato parole

ed ora non torneranno qui.

Arrivato davanti a me

saprai resistere dal non mentire.

Dimmi se sei dall'altro lato della barricata,

io non nego mai una parola

prima di chiudere la porta.

Alla polvere

sopravvive solo la verità.

Gli amici veri restano,

gli altri sono solo sagome

dal passo incerto.

Arrivato davanti a me

saprai resistere dal non nascondere la realtà.

giovedì 21 dicembre 2023

IL FISCHIO DEL TRENO

Ascolti il fischio del treno

di ritorno da un lungo viaggio.

L'odore della sera

che parla di abbracci

e di vita.

Gli occhi curiosi di un bambino

che dietro un angolo aspettano un ritorno.

Sarà un attimo,

un momento in cui tremano le gambe.

Il passo deciso di un padre

che rientra dalla porta di casa.

Un attimo di calore,

un attimo in cui anche se ci sarà il silenzio,

sarà speciale.

Il giorno ha portato i colori,

sfumature diverse da poter guardare.

L'odore del pane appena sfornato,

il profumo del Natale alle porte.

MILLE MASCHERE

L'uomo è sempre pronto alla guerra,

l'uomo cavalca sogni di potere.

Nel nome di un Dio

troppo lontano dall'umanità

combattono guerre.

Il sangue degli innocenti

sembra non pesare sulle loro dita.

L'uomo abbraccia l'idea della giustizia

il più delle volte solo per sembrare migliore.

L'uomo indossa le sue mille maschere,

compagne di vita nella solitudine.

Nel nome di un Dio

vengono strappati via i sogni.

Disegni di un mondo 

all'apparenza non troppo lontano dalla realtà,

ma in un battito di ciglia 

tutta quella magia viene spazzata via.

L'uomo ha bisogno della guerra,

l'uomo ha bisogno di sentirsi vivo.

Il sangue di tutti quei bambini

sembra non pesare sulle loro mani.

giovedì 14 dicembre 2023

IL SUONO DI UNA CANZONE

Un corpo steso al suolo

mentre le sirene risuonano.

In un attimo 

si è spenta la luce.

La canzone ha finito di risuonare

e non resta che il silenzio.

L'ombra in un angolo

sfoglia le pagine di un libro.

La follia è scivolata fuori dal petto 

e ha sparato sulla gente.

Un corpo steso al suolo

vede immagini scorrere davanti agli occhi.

Un corpo crivellato di colpi

mentre rientrava in casa.

Il bacio ad un bambino,

il suono di una canzone,

di tutto questo resterà un ricordo.

Le lacrime di una donna 

mentrel'ombra in un angolo stringe tra le mani una pistola.

Il giorno è arrivato al termine

e di tutta quella vita 

ora non resta che il ricordo.

In un attimo 

si è spenta la luce.

La canzone ha finito di risuonare,

la sabbia ha finito di scendere nella clessidra.

Un uomo stringe tra le dita un cuore

nell'illusione di ridargli vita.

Il giorno è arrivato al termine

e di tutta quella vita

ora rimangono le canzoni.


LA RABBIA

Di cosa parli

io dalle tue labbra leggo la rabbia.

Gli occhi spenti

di chi è piena fino all'orlo

di questa realtà violenta.

Di cosa parli?

io ti sento urlare.

Vedo gesti che hanno mille e più significati,

vedo un demone travestito da cittadino.

Ci vorrebbe un pò di calma,

ma la strada è il palcoscenico

di chi lascia esplodere la rabbia

come una bomba custodita sotto la pelle.

La linea di confine ormai è stata superata

e la follia trova la sua normalità.

Non volermi male,

ma siamo due mondi agli antipodi.

Di cosa parli?

io ti sento urlare.

Quante parole corrono lungo il gomitolo

che ci rende vicini.

Ci vorrebbe un pò di calma,

ma la strada è il palcoscenico

di chi non trova un freno alla follia.

ANGOLO LONTANO

Nel nome del padre

e del figlio,

ma io guardando le sue parole

mi trovo in un angolo lontano.

Ho una ferita

che continua a sanguinare.

Non giudicatemi 

per essere così lontana dalla fede.

Mio figlio non tornerà,

mio figlio è parte dell'aria.

Guardo vecchie fotografie

ricordi indelebili

che riempiono gli occhi di lacrime.

Dimmi dove ti troverò un giorno,

ora sono solo sogni 

che accompagnano quei momenti in cui sono sola.

Nel nome del padre

e del figlio,

ma io non riesco a darmi pace.

Davanti a tutto questo male

come può l'uomo fare finta che sia solo un gioco.

Davanti al volo dell'angelo

come può l'uomo voltare lo sguardo.

SOFFIO DI VENTO

Piccola piuma

raccontami ogni passo.

La notte ignora le tue lacrime

mentre dell'accampamente 

non restano che le ombre.

Tutta la gioia

che accompagnava quei giorni

è stata spazzata via in un soffio di vento.

Piccola piuma

raccontami degli occhi impauriti di tua madre.

La tromba risuonava 

e gli spari raccoglievano i sogni 

per poi soffocarli nel sangue.

I guerrieri riposano sull'erba

e di tutta quella vita

è rimasta solo una lacrima.

Per quelli come me

non ci sarà più spazio.

L'uomo bianco ha sempre fame

e tra le mani racchiude angoli di mondo

che non gli bastano mai.